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mercoledì 2 ottobre 2013

La cucina ischitana



La cucina ischitana conserva una sua tradizione, una sua tipicità.
E’ noto che Ischia sebbene sia vicina a Napoli, abbia avuto dominazioni di vari popoli (greci- turchi – spagnoli) che inevitabilmente ne hanno influenzato anche l’arte culinaria.
La caratteristica della cucina ischitana è la costante presenza dei prodotti dei nostri orti (km 0) perché la nostra isola, oggi turistica, era in passato prevalentemente contadina.
A testimoniare questo c’è il piatto tipico ischitano più famoso, il coniglio alla cacciatora più noto come coniglio all’ischitana, ricco di aromi selvatici che difficilmente si trovano fuori dalla nostra isola, dunque non un piatto di mare ma un piatto di terra.
Ma non dimentichiamo di essere un’isola mediterranea ed allora ecco gli altri piatti della tradizione di mare: totano imbottito, totani e patate, lacerto (lanzardo) alla pizzaiola,castaurielli (varietà di aguglie), fritti, occhiate, lampughe, pesci castagna, tutti rigorosamente pescati nei mari circostanti.


Oggi anche gli ischitani meno attenti al’arte culinaria riescono ad apprezzare i profumi dell’origano selvatico, dei pomodorini “ e’ piennolo" capperi ed aglio dei nostri orti, tutti prodotti che danno ai nostri piatti una tipicità che dura nel tempo.
Sull’isola è molto praticata la viticultura che fu introdotta dai greci eubei che furono i primi colonizzatori dell’ isola.
I vini più conosciuti sono l’Ischia Bianco D.O.C., il Biancolella, il Forastera ed il Per’ e’ Palumm.



  

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