La cucina ischitana conserva una sua tradizione, una
sua tipicità.
E’ noto che Ischia sebbene sia vicina a Napoli, abbia
avuto dominazioni di vari popoli (greci- turchi – spagnoli) che inevitabilmente
ne hanno influenzato anche l’arte culinaria.
La caratteristica della cucina ischitana è la costante
presenza dei prodotti dei nostri orti (km 0) perché la nostra isola, oggi
turistica, era in passato prevalentemente contadina.
A testimoniare questo c’è il piatto tipico ischitano
più famoso, il coniglio alla cacciatora più noto come coniglio all’ischitana,
ricco di aromi selvatici che difficilmente si trovano fuori dalla nostra isola,
dunque non un piatto di mare ma un piatto di terra.
Ma non dimentichiamo di essere un’isola mediterranea
ed allora ecco gli altri piatti della tradizione di mare: totano imbottito,
totani e patate, lacerto (lanzardo) alla pizzaiola,castaurielli (varietà di
aguglie), fritti, occhiate, lampughe, pesci castagna, tutti rigorosamente
pescati nei mari circostanti.
Oggi anche gli ischitani meno attenti al’arte
culinaria riescono ad apprezzare i profumi dell’origano selvatico, dei
pomodorini “ e’ piennolo" capperi ed aglio dei nostri orti, tutti prodotti che
danno ai nostri piatti una tipicità che dura nel tempo.
Sull’isola è molto praticata la viticultura che fu
introdotta dai greci eubei che furono i primi colonizzatori dell’ isola.
I vini più conosciuti sono l’Ischia Bianco D.O.C., il
Biancolella, il Forastera ed il Per’ e’ Palumm.
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